Titolo: Lo studio della qualità di vita in bambini con disabilità intellettiva: metodi a confronto (2016)
Autore: Elisa Caminada, Luisa Calliari, Tiziano Gomiero, Enzo Grossi
Info: Rivista "Spazi e modelli - Percorsi evolutivi per la disabilità psicofisica" N. 01 2016
Nel corso degli ultimi anni, nelle attività di programmazione e di valutazione degli interventi per le
persone affette da disabilità intellettiva (DI), viene impiegato in modo sempre più ampio il costrutto
di qualità di vita (QdV).
Villa Santa Maria (VSM), Polo territoriale di neuropsichiatria dell’infanzia e dell’adolescenza con
sede a Tavernerio (CO), e Il Paese di Oz, Centro abilitativo per l’età evolutiva con sede a Trento,
hanno partecipato come centri pilota in Italia al percorso di validazione di tre strumenti per la
rilevazione e la misurazione della QdV e dei bisogni di sostegno nei bambini con disabilità
intellettiva: la Support Intensity Scale per persone con disabilità intellettiva dai 6 ai 18 anni (SIS
CY), il Profilo di Qualità di Vita di Brown (QdV_Brown) e la Personal Outcome Scale Children
Adolescent (POS CA). Durante le fasi finali del percorso di validazione è stato possibile
partecipare alla realizzazione di un case study di confronto dei tre strumenti, in collaborazione con
il dott. Tiziano Gomiero (Anffas Trentino). È stato, in seguito, possibile analizzare i dati ottenuti
anche attraverso una particolare rete neurale artificiale, chiamata Auto-Contractive Maps
(AutoCM), grazie alla collaborazione con il prof. Enzo Grossi (Responsabile scientifico di
Fondazione Bracco e di VSM).
Dai risultati sia dello studio che dell’analisi con rete neurale emerge che questi strumenti misurano
costrutti distinti non strettamente connessi, suggerendone un uso mirato e finalizzato agli obiettivi
che si vogliono conseguire.
Titolo: Prevenzione delle patologie orali in bambini con gravi disabilità: intervento in una complessa struttura terapeutico riabilitativa (2016)
Autore: Chiara Sciessere, Martina Gangale, Luca Levrini, Enzo Grossi.
Info: Sottomesso a Rivista Italiana di Igiene Dentale.
Scopo:
poiché i pazienti disabili non riescono a gestire in maniera sufficiente l’igiene orale con un’elevata esposizione al rischio di sviluppo di malattie del cavo orale, potenzialmente aggravata dall’assunzione di alcuni farmaci, è stato allestito un servizio ambulatoriale di Igiene Dentale presso una struttura residenziale di bambini con gravissime disabilità, atto a migliorare la salute orale di questi pazienti.
Materiali e metodi:
è stato selezionato un campione di 103 bambini e ragazzi disabili, residenti presso una struttura neuropsichiatrica infantile. E’ stato allestito un ambulatorio per poter effettuare visite di igiene dentale e screening epidemiologico sulle condizioni orali, basandosi su specifici indici clinici. Si mettono a confronto questi valori con i differenti gradi di collaborazione del paziente e si stilano le tre tipologie di protocolli per identificare il trattamento necessario in base all’esigenza del soggetto.
Risultati:
dai dati preliminari il campione ha presentato un DMFT medio di 2,37 e un CPITN medio di 1,86. Si rileva la presenza di placca, tartaro ed infiammazione gengivale medio-grave nel 74,8% dei casi, pertanto complessivamente il campione presenta al 100% il bisogno di sottoporsi a sedute di igiene orale professionale. Il 33,03% necessita di cure conservative e al 8,1% di terapie chirurgiche; nel 22,2% dei casi non è stato possibile valutare il cavo orale per mancanza di collaborazione del paziente.
Conclusioni:
è stato possibile allestire un ambulatorio in una struttura residenziale per disabili gravi ed erogare prestazioni di igiene professionale ottenendo diversi vantaggi. Pertanto ci si aspetta di ottenere un miglioramento non solo della salute orale degli assistiti, ma che tale condizione possa influenzare anche la qualità di vita del soggetto e abbia un riscontro sulla patologia di base e sulla disabilità.
Parole chiave: bambini disabili, strutture per disabili, salute orale, epidemiologia, screening.
Key words: disabled children, disabled setting, oral health, epidemiology, screening.
Titolo: Le misteriose origini di una pandemia (2014)
Autore: Enzo Grossi
Info: Rivista Articolo 33 N. 9/10 Settembre Ottobre
Il periodo che va dal 1914 al 1918, classicamente fotografato nell’immaginario collettivo come il periodo della Grande guerra, va ricordato anche per un'altra catastrofe che causò molte più vittime della guerra stessa in tutto il mondo, vale a dire la grande epidemia di influenza che prese il nome di “Spagnola”. Molti enigmi ruotano intorno alla grande epidemia di influenza del 1918: da dove sia originata, come si sia diffusa, se fu veramente causata da un virus e in questo caso se il virus sia stato trasmissibile.
Ho ritenuto opportuno per questo tentare una rivisitazione antitetica e critica di questa guerra nella guerra che non escludo, anzi ne sono quasi certo, susciterà una inattesa sorpresa nel lettore