Aree di intervento

Fisioterapia

Intervento terapeutico riabilitativo

L’intervento terapeutico riabilitativo è basato sulla ricerca dei massimi obiettivi possibili per il bambino, nei problemi della vita quotidiana, dall’alimentazione alla cura di se, dal gioco agli spostamenti, etc.. Il trattamento cerca di realizzare progressivamente il miglior recupero puntando alla qualità di vita del bambino.

La dotazione di mezzi (ausili) che permettano di bypassare il deficit rappresenta un elemento essenziale per il processo riabilitativo. Il nostro lavoro parte da una valutazione fisiochinesiterapica, indirizzata a rilevare le competenze motorie globali del bambino, ad individuare quanto questo sia in grado di adattarsi al proprio ambiente e in che misura necessiti di interventi di aiuto, sia in termini di ausili/ortesi, che in termini di carico assistenziale da parte di terzi.

In particolare il terapista dedicherà molta attenzione all’analisi del movimento e delle autonomie, sia in termini quantitativi (COSA il bambino fa o cosa potrebbe potenzialmente arrivare a fare), sia in termini qualitativi (COME lo fa); si considereranno quindi con attenzione: il livello funzionale raggiunto, le autonomie e le eventuali strategie di spostamento, la manualità, le posture, i raddrizzamenti, la ricchezza o povertà degli schemi motori utilizzati, la capacità d’adattamento e le eventuali retrazioni e deformità.

Modalità d’intervento

A seguito di un’accurata valutazione il terapista definisce le strategie individuali del bambino che supportano la sua evoluzione, favorendo le strategie positive adottate spontaneamente.

Un corretto intervento riabilitativo deve attivare ogni movimento selettivo possibile, integrato in attività funzionali e mai fine a se stesso. Mediante facilitazioni e cure posturali si favorisce il progredire del paziente e si prevengono le deformità.

Il terapista deve cercare e trovare proposte gratificanti evitando le frustrazioni degli insuccessi, avendo sempre chiari gli obiettivi da raggiungere. A breve termine: in base al problema principale ipotizzato, cercare un cambiamento nel comportamento adattivo del bambino.

A lungo termine: in base alla valutazione prognostica elaborare un percorso individualizzato, nelle esigenze del bimbo nel contesto quotidiano; tali obiettivi devono essere realistici e modificabili. Gli elementi costitutivi del trattamento sono il luogo, i giochi, i ruoli, le proposte e l’interazione. Il setting è un ambiente definito, strutturato, preparato e pensato in base agli obiettivi prefissati e al bambino, in quanto deve essere induttore di strategie e fornire opportunità al bimbo. I giochi utilizzati devono essere selezionati e ove necessario modificati ed adattati alle singole esigenze, la proposta deve essere stimolante, adeguata alle potenzialità e funzionale all’obiettivo.

Non può esistere un esercizio terapeutico assoluto, nessuna tecnica e nessuna metodica portano alla soluzione ideale: il terapista deve integrare le proprie conoscenze e la propria esperienza per strutturare una proposta adatta a quel bambino, per quella funzione, rivolta a quello scopo, che in quel momento è interessante ed importante per lui.


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