Aree di intervento

Musicoterapia

Musica: qualcosa che va oltre le note e il ritmo.

La Musicoterapia ha come interesse prioritario l’aspetto del non verbale collegabile all’espressione e alla comunicazione, attraverso i suoni, che divengono un mezzo nell’espressione del proprio modo di essere, nello stabilire dei contatti con chi ci sta intorno e nell’aprirsi all’ambiente che ci circonda durante tutto il ciclo della vita.


Nella stanza di Musicoterapia ogni bambino ha la possibilità di esprimersi attraverso il proprio identikit sonoro-musicale e di entrare in relazione con quello specifico di ogni singolo componente del gruppo, compreso quello della Musicoterapeuta.

Tutto questo darà vita ad un fare musica insieme, che diverrà l’identikit sonoro-musicale del gruppo stesso.
La Musicoterapia ha la capacità di coinvolgere tutte le maggiori aree di sviluppo di un qualsiasi individuo sia egli bambino, adulto, anziano o disabile.

Aree di sviluppo

Entrando più nello specifico, le aree di sviluppo nelle quali è possibile un intervento, sia esso riabilitativo e/o preventivo, risultano essere le seguenti :

  • Area dello sviluppo senso motorio
  • Area dello sviluppo cognitivo
  • Area dello sviluppo affettivo – relazionale della comunicazione
  • Area del comportamento musicale

La metodologia utilizzata dalla Musicoterapeuta durante i suoi incontri trova il suo fondamento all’interno della Musicoterapia improvvisativa individuale e/o di gruppo. In quest’ottica il paziente avrà la possibilità di esprimere se stesso in totale libertà e risulterà essere una figura attiva all’interno della seduta stessa, e diverrà la fonte per spunti utili per la strutturazione delle sedute successive.

Le sedute risultano essere così strutturate : musica di benvenuto, attività specifiche di Musicoterapia e musica di saluto. All’interno delle attività specifiche vengono utilizzati anche elementi di danza terapia e di arte terapia anche se l’elemento predominante risulta essere il suono, che diviene fonte di energia e linfa vitale per il movimento. Grazie proprio a quest’ultimo il bambino imparerà a rapportarsi con gli altri e con se stesso, attraverso l’acquisizione di una maggiore sicurezza che sarà fondamentale negli apprendimenti, nel dialogo con gli altri e nell’agire quotidiano.

“Non sappiamo in che modo la psiche sia il corpo e il corpo sia la psiche, ma sappiamo che l’una non esiste senza l’altro……proprio come il corpo cambia nel corso del lavoro con la psiche, così la psiche cambia nel corso del lavoro con il corpo.”


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