20 dicembre 2021

Italy at INSAR: il gotha della ricerca italiana sull’autismo si è ritrovato a Como per il workshop organizzato da Fondazione VSM

Il gotha della ricerca italiana sui Disturbi dello spettro autistico si è ritrovato a Como per la seconda edizione di Italy at INSAR. Il Workshop organizzato dalla Fondazione VSM di Villa Santa Maria con il patrocinio della Fondazione Alessandro Volta ha, infatti, riunito nel capoluogo lariano oltre venti dei più qualificati ricercatori italiani impegnati in questo complesso contesto.
L’evento, che fa riferimento al più importante appuntamento mondiale per chi si occupa di autismo (il congresso annuale INSAR della International Society for Autism Research), è stato organizzato per la prima volta due anni fa con l’obiettivo di mettere in rete competenze interdisciplinari, favorire lo scambio di informazioni tra specialisti di diversi ambiti e promuovere la condivisione di progetti cooperativi sulle origini e il trattamento dei Disturbi dello spettro autistico. Questa seconda edizione è stata caratterizzata dalla partecipazione di ricercatori specializzati in Neuropsichiatria infantile, Psicologia, Gastroenterologia, Fisioterapia, Ingegneria biomedica, Neuropsicomotricità, Fisiatria, Neuroscienze, Biotecnologia e Neurologia.
Il programma dell’evento, che si è svolto il 12 e 13 novembre presso l’hotel Hilton Como Lake di Como, ha previsto cinque sessioni e la Lettura Magistrale su La farmacoterapia dell’autismo: stato dell’arte e nuove prospettive del professor Antonio Persico, Ordinario di Neuropsichiatria Infantile all'Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia e Global Senior Leader dell'INSAR per l’Italia.
Le sessioni sono state moderate dal professor Cristiano Termine, Associato di Neuropsichiatria Infantile all’Università degli Studi dell’Insubria (Varese), dal professor Enzo Grossi, Direttore Scientifico della Fondazione VSM di Villa Santa Maria, dal professor Filippo Muratori, Direttore delle attività cliniche e di ricerca sui disturbi dello spettro autistico presso la Fondazione IRCCS Stella Maris di Calambrone (Pisa) e dalla dottoressa Mariarosa Ferrario, Responsabile dell’Unità Operativa di Neuropsichiatria dell’infanzia e dell’adolescenza dell’ASST Valle Olona (Varese). Moltissimi i temi che sono stati affrontati nel corso del workshop, che è stato caratterizzato da un approccio multidisciplinare volto a favorire il confronto e il dialogo tra specialisti di aree differenti.
“Possiamo sicuramente dire che in Italia la ricerca scientifica è ben posizionata sia per qualità e sia per quantità, anche grazie agli interventi del Ministero della Salute”, ha commentato il professor Grossi. “Per la sua complessità e varietà di forme l’autismo non può che essere affrontato con un approccio multidisciplinare, e il livello delle relazioni che hanno caratterizzato Italy at INSAR è tanto alto da lasciare ben sperare rispetto al fatto che si stia percorrendo la strada giusta”.


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